Dietro alla “spinta” di Elkann ci sarebbero considerazioni di mercato e in particolare da un lato il rallentamento del mercato cinese dall’altro la necessità di fronteggiare con maggiore forza le sfide tecnologiche che stanno attraversando il settore.
Alcuni giorni fa il Wall Street Journal aveva però raccontato una versione differente dei fatti. Sarebbe infatti stato il gruppo francese in passato a “corteggiare” la società guidata da Mike Manley ma le nozze non sarebbero andate in porto proprio per il no della famiglia Agnelli e per questo nessuna trattativa sarebbe in corso per una partnership.
Al salone dell’auto di Ginevra, Psa e Fca avevano invece mostrato qualche segnale di apertura: “Il futuro di Fca è indipendente ma siamo aperti a valutare opportunità se ci danno la possibilità di crescere”, aveva detto Manley. Sulla stessa lunghezza d’onda il numero uno di Psa Carlos Tavares per il quale “se si guadagnano soldi, si può rimanere padroni del proprio destino. E si può sognare qualsiasi cosa”.
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