Più villini e meno ville. In dettaglio nelle categorie catastali del gruppo A, risultano pari a circa 35 milioni, circa 92 mila unità in più di quelle rilevate con riferimento al 2017. Risultano in aumento le abitazioni nelle categorie A/2, A/3 (abitazioni civili e di tipo economico), A/7 (villini) e A/11 (abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi), tutte con tassi non superiori all’1%. In calo, invece, le abitazioni signorili (A/1), le ville (A/8), i castelli e i palazzi di pregio (A/9) e, con una riduzione più sensibile per le abitazioni di tipo ultrapopolare (A/5, – 2,6%) e rurale (A/6, -3,2%).
La grandezza delle case. Quanto alle dimensioni, non si registrano novità rispetto al 2017. Per le case civili e di tipo economico la superficie media si aggira intorno ai 100 metri quadri: 127 per le case di categoria A/2, 111 per la categoria A/3. Pe le atre categori oscilla tra 60 e 90 metri, e scende fino a 58 metri per le abitazioni in categoria popolare. Pe i villini, invece, i proprietari hanno a disposizione in media di 186 metri quadi.
In aumento il numero dei negozi. Cambia anche il panorama degli uffici e dei locali commerciali. Per quanto riguarda gli uffici, cioè la categoria A/10, scende sia il numero di unità immobiliari (-0,3%), sia la rendita (-0,4%) con la proprietà che continua a essere costituita prevalentemente (56,6%) da persone fisiche. Nel caso dei locali di categoria C, invece, Si registrano circa 27,5 milioni di unità. La maggior quota di questi immobili è rappresentata dalle unità in categoria C/6 (63% circa), prevalentemente box e posti auto, e dalle unità in categoria C/2 (26,5%), prevalentemente cantine e soffitte. I negozi (C/1) rappresentano il 7,2% del totale, e rispetto al 2017 lo stock complessivo è aumentato dello 0,8%.
Rendita catastale in crescita. L’aumento del numero di immobili si accompagna anche ad una crescita di valore dal punto di vista delle rendite catastali. Per il 2018 i dati confermano il trend di crescita già registrato nel 2017, +0,5% rispetto al +0,4% registrato l’anno prima. In controtendenza in valore delle unità immobiliari adibite ad uffici (A/10), in calo dello 0,4%.
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