La società della consulenza ha visto confermarsi in quest’utlima graduatoria il trend positivo delle società europee: ci sono sei nuove arrivate nella top 50, che portano la truppa del Vecchio continente a occupare nel complesso 16 posizioni su cinquanta. Adidas è la prima europea al decimo posto, seguita da BASF e Siemens, rispettivamente al dodicesimo e sedicesimo.

“Sebbene l’Italia non sia rappresentata nelle top 50, l’innovazione è definita come una priorità dal 95% degli intervistati del nostro paese, percentuale leggermente aumentata rispetto allo scorso anno (91% nel 2018) raggiungendo la più alta media mondiale. Similmente, tra gli intervistati delle aziende italiane nel 2019 crescono anche le aspettative per l’incremento degli investimenti in ambito innovazione: 80%, rispetto al 63% del precedente anno. Percentuali probabilmente giustificate dal fatto che gli intervistati italiani nel complesso sono leggermente in ritardo rispetto alla media in termini di impatto e perseguimento dell’innovazione digitale”, spiega Bcg. D’altra parte, proprio poche ore fa una classifica sui marchi di BrandZ ha testimoniato come l’innovazione sia la leva principale per veder crescere il valore del proprio nome commerciale.
Tornando invece all’analisi del Bcg, il digitale si rivela la tendenza più forte per gli innovatori: “Ben 6 degli 8 aspetti principali dell’innovazione che secondo gli intervistati avranno un impatto maggiore entro 3-5 anni sono legati al digitale: piattaforme tecnologiche, rapida adozione di nuove tecnologie, design digitale, big data, mobile e Intelligenza Artificiale”. Su quest’ultima, ben nove intervistati su dieci hanno detto che le loro aziende stanno investendo.
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